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2 Modi in cui Giuseppe ci guida verso Gesù

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Questo è il grande messaggio della storia di Giuseppe: una carestia catastrofica stava per colpire il mondo, e Dio aveva designato un salvatore. Attraverso due sogni, Dio mostrò a Giuseppe, un ragazzo di diciassette anni, e alla sua famiglia che era lui il prescelto (Gen. 37:5-11). Qui di seguito ci sono due modi in cui vediamo una figura del Salvatore Gesù Cristo nella vita di Giuseppe.

1. Giuseppe fu scelto per essere il salvatore di tutta la terra; Gesù fu scelto per essere il Salvatore del mondo.

Giuseppe avrebbe salvato la sua famiglia, quella di Abramo. Ma questo non era un obiettivo in sé. Dio scelse Abramo per essere una benedizione per tutte le nazioni (Gen. 12:3), e in Giuseppe questo cominciò a realizzarsi. Infatti, alla fine del capitolo 41 leggiamo che “tutto il mondo venne in Egitto a comprare grano da Giuseppe, perché la carestia era grave ovunque” (Gen. 41:57). Dio scelse Giuseppe, discendente di Abramo, per benedire molte nazioni.

“Tutto il mondo” si traduce in וכל־הארץ (ve cāl hā eretz) “e tutta la terra.”  הארץ (eretz) a volte si riferisce alla terra in generale, talvolta alla Terra Promessa, a una nazione, e talvolta al mondo in generale. Il contesto deve decidere come tradurre ciascun caso, e qui le cose non sono conclusive. L’aggettivo כל (cāl) “tutto” indica ampiezza, tuttavia, e il contesto mostra che la carestia si estendeva almeno su tutto l’Egitto, il Sinaí e fino alla Palestina. Così abbiamo una gamma di traduzioni che evidenziano l’ampiezza dell’opera salvifica di Giuseppe: NIV84 “tutto il mondo”; NIV11 “ovunque”; KJV “in tutte le terre”; ESV, NASB “tutta la terra.”

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Pertanto, in Giuseppe vediamo una figura—un’immagine sfocata—del Salvatore internazionale che alla fine porterà salvezza a persone provenienti da tutte le terre e luoghi del globo.

La salvezza che Gesù ha portato era per persone sparse in tutto il mondo (vedi Apoc. 5:9). È per questo che alla nascita di Gesù, Simeone cantò:

“I miei occhi hanno visto la tua salvezza,
     che hai preparato in presenza di tutti i popoli,
una luce per rivelazione ai gentili,
    e per gloria al tuo popolo Israele.” (Luca 2:30-32)

Dio aveva preparato un salvatore per i gentili e per Israele. Ed è per questo che l’apostolo Giovanni continua a farci alzare lo sguardo per vedere che Gesù è un salvatore mondiale.

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)

Egli è il propiziator per i nostri peccati, e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. (1 Giovanni 2:2)

2. Giuseppe preservò la vita per un tempo; Gesù ci offre un nuovo mondo in cui vivere per sempre.

Mentre Giuseppe fornì cibo durante una carestia durata sette anni, e anche un luogo dove la sua famiglia potesse trasferirsi, la sua salvezza punta verso la grande salvezza di Gesù che fornirà un riposo eterno di benedizione e bontà per il suo popolo per sempre.

Alla fine dei tempi, vedremo che la salvezza di Gesù avrà portato alla realizzazione dei nuovi cieli e della nuova terra, ecco perché Giovanni è in grado di chiamare Gesù “il Salvatore del mondo” (Giovanni 4:42; 1 Giovanni 4:14). Non tutti saranno salvati, ma al giudizio finale guarderemo comunque indietro a un “mondo salvato”: un cielo e una terra completamente rinnovati dove il popolo di Dio vivrà e adorerà. (Invito tutti a leggere “L’Amore Incommensurabile di Dio”, un sermone su Giovanni 3:16, del grande teologo presbiteriano Benjamin Warfield.)

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Vivere nella Gratitudine verso il Salvatore

Proprio come le persone che arrivavano in Egitto per cibo e vita si sottomettevano a Giuseppe, così noi dobbiamo ricordare il Grande Salvatore e ciò che gli spetta. Non dobbiamo mai dimenticare che Dio ha designato Gesù come il Salvatore del Mondo, e l’unico Salvatore: 

“Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6)

Gesù ci ha salvati da più che dalla semplice morte di questo corpo; ci ha liberati dalla schiavitù al peccato, dalla morte eterna e da Satana. Il Salvatore del mondo non si adatta ai innumerevoli punti di vista religiosi e filosofici del mondo. Tutte le nostre credenze, azioni e idee (non importa quanto possano essere popolari nel mondo) devono essere poste davanti a lui. Ci sottomettiamo interamente a lui.

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