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Affidarsi a Dio nei Tempi Incerti

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Oggi viviamo in tempi che possono suscitare timore. Molti di noi hanno affrontato non solo la recente pandemia, ma anche violenze, tumulto, famiglie spezzate, tragedie, malattie, la perdita di cari, sconvolgimenti politici e un futuro incerto. In che modo i cristiani possono mantenere ferma la loro fede in un momento di paura?

La nostra speranza è in Dio, proprio come lo era per Acaz nel libro di Isaia.

Nel settimo capitolo del libro di Isaia, il re Acaz si trovava di fronte all’ignoto e all’ansia per ciò che sarebbe successo, mentre affrontava un imminente attacco e assedio contro Gerusalemme. Ma Dio inviò il profeta Isaia a rassicurarlo, dicendogli di non temere. Il messaggio di Dio per Acaz termina con un principio conciso e memorabile. La Nuova Versione Internazionale traduce Isaia 7:9b come segue:

“Se non rimani saldo nella tua fede, non rimarrai affatto.”

Questo è un invito per Acaz — e per noi — a credere e riporre fiducia in Dio. È un appello a mettere da parte la paura e l’ansia e a “essere attenti, essere sereni, non temere e non lasciar cadere il tuo cuore” (Isa. 7:4). Il teologo John N. Oswalt scrive:

Se Acaz non ripone la sua fede in Dio e in ciò che Dio ha detto attraverso il suo profeta, dovrà cedere alla paura. Ma se crederà fermamente in Dio, potrà stare in calma fiducia, qualunque sia l’apparenza disperata delle circostanze immediate. (Oswalt, Isaia; Il commentario NIV Application, p. 139)

La nostra speranza è in Dio, proprio come lo era per Acaz. Se vogliamo resistere nei nostri giorni difficili, dobbiamo rimanere saldi nella fede. Dobbiamo fidarci del nostro Signore Dio, sovrano di tutta la creazione, perché è fedele alle sue promesse.

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Possiamo fidarci che Dio continuerà a mantenere tutte le sue promesse.

Consideriamo come Isaia prosegue nel Capitolo 7. Sebbene Acaz si rifiuti di mettere Dio alla prova chiedendo un segno, il Signore ne offre uno. Nel versetto 14, Dio risponde ad Acaz dicendo:

“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio e lo chiamerà Emmanuele.” (Isa. 7:14)

Emmanuele significa “Dio con noi”. Circa 700 anni dopo Acaz, questa profezia si adempiè in Gesù Cristo (Matt. 1:23). Gesù è Emmanuele. Egli è Dio con noi. È il Salvatore promesso del popolo di Dio e il Re eterno che regna su tutto. Egli è la realizzazione di tutte le promesse di Dio (2 Cor. 1:20).

Per grazia di Dio, attraverso la potenza dello Spirito Santo che opera attraverso la Parola di Dio, possiamo fidarci che Dio continuerà a mantenere tutte le sue promesse, proprio come fece nel dare il suo unico Figlio per morire per coloro che credono in Lui. Dio porterà a compimento l’intero lavoro di salvezza in un nuovo cielo e una nuova terra, donando a tutti coloro che credono in Lui, che sono saldi nella fede, nuovi corpi risorti, incorruttibili e immortali con vita eterna.

Quindi, sii sereno, fai silenzio, non temere e rimani fermo nella fede mentre ti rallegravi che Dio è con noi!

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