Quando affrontiamo problemi nelle nostre relazioni, la nostra natura peccaminosa tende a incolpare l’altra persona, minimizzando o anche ignorando la nostra responsabilità personale nella situazione. In che modo una sincera auto-riflessione può contribuire a migliorare i nostri rapporti?
Dedicare del tempo a comprendere la prospettiva dell’altro può aiutarci a progredire in una direzione positiva.
Il teologo della Riforma protestante Giovanni Calvino ci ricorda la nostra tendenza egoistica, come esseri peccatori, a giustificare noi stessi rispetto agli altri:
“Siamo tutti così accecati e disturbati dall’amore per noi stessi che ognuno immagina di avere un giusto diritto a esaltarsi e a svalutare gli altri in confronto a noi stessi.” — Giovanni Calvino, Il Libretto d’Oro della Vera Vita Cristiana, capitolo II:IV.
Nel mezzo di difficoltà relazionali, dobbiamo essere umili, esaminare noi stessi, pregare e pensare a come crescere nel carattere cristiano. Per quanto difficile sia, è fondamentale riflettere su come le nostre prospettive, valori, aspettative, storia personale e desideri egoistici abbiano contribuito alla relazione problematica attuale.
Dobbiamo anche prendere tempo per riflettere sulle prospettive, i valori, le aspettative e la storia personale dell’altra persona e su come questi fattori possano aver influito sui problemi relazionali. È utile chiederci se abbiamo veramente amato questa persona come portatrice dell’immagine di Dio.
Nelle nostre preghiere chiediamo umilmente aiuto a Dio per guarire le nostre relazioni.
Chiediamo umilmente all’altra persona perdono per eventuali torti che le abbiamo fatto. Pensiamo a modi, grandi e piccoli, per incoraggiare miglioramenti nella relazione e cerchiamo di non soffermarci su ciò che desideriamo che l’altra persona cambi.
Nelle nostre preghiere ci riconosciamo parte della storia di Dio, e non viceversa. In preghiera, portiamo i nostri peccati, le nostre preoccupazioni, i nostri dolori, delusioni e ansie al nostro Creatore, che è onnisciente, onnipresente e onnipotente.
Riconoscere i nostri limiti ci aiuta a riposare nella sovranità di Dio riguardo al futuro della relazione.
Nelle nostre preghiere, chiediamo a Dio aiuto per guarire le nostre relazioni per amore verso Dio e verso i nostri simili. Nella sua lettera alla chiesa di Efeso, l’apostolo Paolo esorta i credenti a ricordare come Dio ci ha perdonati in Cristo:
Allontanate da voi ogni amarezza, ira, indignazione, clamore e maldicenza, insieme a ogni malizia. Siate benigni gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come Dio in Cristo ha perdonato voi. — Efesini 4:31-32
Mentre preghiamo per il perdono e per avere un cuore capace di perdonare gli altri, riconosciamo anche che possiamo controllare solo fino a un certo punto nelle nostre relazioni e che Dio è sovrano su tutto. Rallegratevi nel sapere che Dio ha il controllo su ogni cosa, incluse le nostre relazioni, e anche nelle situazioni apparentemente senza speranza può portare guarigione.