Cos’è un’anima e cosa succede all’anima di un cristiano dopo la morte fisica?
Alla morte, i credenti vengono immediatamente posti nella presenza del loro Salvatore.
Nella Bibbia di Ginevra, i teologi sottolineano in modo utile che
Ogni essere umano in questo mondo è composto da un corpo materiale animato da un io personale immateriale. La Scrittura chiama questo io un “anima” o “spirito.”[1]
Le nostre anime vivranno per sempre e le anime dei credenti sperimenteranno una beatitudine al momento della loro morte. In Luca 23:42-43, leggiamo:
E [il ladro sulla croce] disse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.” E gli disse: “In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso.”
Per i cristiani, la separazione del corpo e dell’anima alla morte significa essere subito nella presenza di Gesù Cristo. Il ladro sulla croce, i martiri cristiani arsi sul rogo e i cristiani colpiti dalla malattia, dalla vecchiaia o da una tragedia improvvisa godranno immediatamente, al momento della morte, del conforto di stare con il loro Salvatore. Questo conforto è così reale e certo che l’apostolo Paolo ha potuto scrivere,
Per me vivere è Cristo, e morire è guadagno. Se devo vivere nella carne, questo significa lavorare fruttuosamente per me. Ma non so quale scegliere. Sono combattuto da entrambi. Il mio desiderio è di partire e di essere con Cristo, poiché è di gran lunga meglio.” (Filippesi 1:21-23; cfr. 2 Cor. 5:8)
Il corpo e l’anima del credente saranno riuniti quando Cristo tornerà alla fine dei tempi.
La separazione del credente dal corpo è solo temporanea. Il Catechismo di Heidelberg, pubblicato per la prima volta nel 1563, è un rinomato riassunto della fede cristiana e afferma quanto segue sulla resurrezione del corpo:
D. Quale conforto offre la resurrezione del corpo?
R. Non solo la mia anima, dopo questa vita, sarà immediatamente assunta a Cristo, il mio Capo, ma anche questa mia carne, risorta per la potenza di Cristo, sarà riunita alla mia anima e resa simile al corpo glorioso di Cristo. (Catechismo di Heidelberg, D & R 57)
Questo mondo è incerto, e il modo di abbandonarlo ci è nascosto. Possiamo però rallegrarci, perché il nostro Salvatore Gesù Cristo ha sconfitto la morte e l’inferno nella sua resurrezione, garantendoci così un posto in cielo con lui per sempre. Egli ci accoglierà nei suoi affettuosi abbracci non appena i nostri occhi si chiuderanno nella morte terrena. Che viviamo o moriamo, egli si prende cura di noi e ci guiderà verso di lui.
Rallegrati, dunque, di avere un Pastore, Salvatore e Signore, che tiene la tua vita, corpo e anima, nelle sue mani amorevoli e attende di darti il benvenuto a se stesso.
Articoli correlati:
Consigliato:
La Vera Identità del Cristiano: Cosa significa essere in Cristo di Jonathan Landry Cruse
Nota:
[1] Bibbia di Ginevra, “Corpo e Anima, Maschio e Femmina,” nota teologica su Genesi 2:7.