Gesù ha parlato del regno di Dio molte volte durante il suo ministero terreno. Cos’è il regno di Dio e quale importanza ha per i cristiani in questo mondo?
Quando gli furono chieste dai farisei quando sarebbe venuto il regno di Dio, egli rispose loro: “Il regno di Dio non viene in modi che possano essere osservati, né diranno: ‘Ecco, qui c’è!’ o ‘Là!’, perché ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi.” (Luca 17:20-21)
Il regno di Dio non cresce grazie alla forza o al potere dei governanti terreni.
Al tempo in cui Gesù svolgeva il suo ministero, le persone si aspettavano che il Messia portasse un regno terreno glorioso. Invece, Gesù si è presentato come un servo sofferente, prendendo su di sé la punizione che noi meritavamo e subendo la morte umiliante della crocifissione affinché noi potessimo vivere, e la storia non finisce qui.
Gesù è risorto dai morti e ascese al cielo, e il glorioso regno di Dio sta realmente crescendo, ma non in modi che siano applauditi dal mondo:
Disse dunque: “A che cosa è simile il regno di Dio? E con che cosa lo posso confrontare? È come un seme di senape che un uomo prese e seminò nel suo giardino, e crebbe e divenne un albero, e gli uccelli dell’aria fecero i loro nidi nei suoi rami.” (Luca 13:18-19)
Il regno di Dio e lo scopo della creazione sono indissolubilmente legati.
Il regno di Dio cresce non grazie alla forza o al potere dei governanti terreni, ma per l’opera dello Spirito Santo che rigenera le persone a nuova vita in Cristo attraverso la fedeli proclamazione della Parola di Dio (Matteo 28:18-20).
Secondo lo studioso del Nuovo Testamento S. M. Baugh, nel suo libro La Maestà in Alto: Introduzione al Regno di Dio nel Nuovo Testamento, “il regno di Dio è la nuova creazione” (Kindle loc. 165-166). Baugh approfondisce lo scopo di Dio nella creazione:
Come centro delle Scritture, il regno di Dio nella sua forma compiuta era lo scopo della creazione con Adamo ed Eva fin dall’inizio, rovinato dalla caduta di Adamo nel peccato. Con la sua resurrezione e l’ascensione alla destra di Dio, il Signore Gesù Cristo inaugurò il nuovo regno creazionale come Ultimo Adamo e assunse la sovranità su di esso come Dio-uomo. Ora egli regna sul regno di Dio in modo tale da permettere ai suoi nemici di continuare nella ribellione in questo periodo attuale (Salmi 2 e 110) fino alla conclusione o al compimento di quest’era al suo secondo avvento. (Kindle Loc. 331-335)
Il regno di Dio continuerà a crescere fino al secondo avvento di Cristo.
In questo tempo tra l’inaugurazione e il compimento del nuovo regno creazionale di Dio, i cristiani non sono chiamati a rimanere inerti, aspettando che Gesù venga tra le nuvole. Né i credenti sono chiamati a contribuire all’arrivo della nuova creazione attraverso le proprie opere su questa terra. Piuttosto, come scrive James Davison Hunter nel suo libro Per Cambiare il Mondo: L’Ironia, la Tragedia e la Possibilità del Cristianesimo nel Mondo Moderno, i cristiani sono chiamati a praticare la “presenza fedele” nel mondo perseguendo “il benessere non solo di coloro che appartengono alla famiglia di Dio ma di tutti”, concentrandosi in particolare sul servizio d’amore nel locale in cui Dio li ha posti (pp. 253-54).
Cristo sta costruendo la sua Chiesa in questo preciso momento grazie alla potenza dello Spirito Santo (Matteo 16:18; Giovanni 3:5-8; 16:5-15) e il regno di Dio continuerà misericordiosamente a crescere fino al secondo avvento di Cristo:
Il Signore non è lento nel compiere la sua promessa come alcuni la considerano lentezza, ma è paziente verso di voi, non volendo che nessuno perisca, ma che tutti giungano a pentimento. (2 Pietro 3:9)
In qualità di cittadini del regno di Dio, i cristiani sono chiamati a vivere fedelmente in questo mondo che svanisce.
Ogni credente è parte della nuova creazione in questo momento, e un giorno Gesù tornerà per portare a compimento il suo regno e ricompensarci con la gloria. Saremo la bella sposa di Cristo, adornata dallo stesso Dio, e contempleremo la bellezza del Signore vivendo per sempre nella sua presenza.
Per ora, Dio ci ha chiamato come credenti a essere fedeli nella preghiera, nell’amare Dio e i santi, nel condividere la buona notizia del Vangelo di Gesù Cristo, nell’amare e servire il nostro prossimo, nel fuggire dal peccato e dalle tentazioni, nel sopportare pazientemente ogni prova e sofferenza, e nel rallegrarci con cuori grati che siamo cittadini di un regno glorioso che durerà per sempre. Possa noi continuare ad esclamare insieme all’apostolo Giovanni in Apocalisse 22:20, “Amen. Vieni, Signore Gesù!”