Un paio di anni fa, la nostra famiglia ha accolto dei nuovi vicini. Quando nuove persone si trasferiscono accanto a te, iniziano a sorgere tante domande nella tua mente. “Come saranno? Gli piaceranno i bambini? Hanno dei figli? Pensano che io sia un totale nerd quando mi vedono fare stretching con il mio abbigliamento da ciclista alle 5 del mattino?” Queste sono domande normali (tranne forse per il detto abbigliamento) da porsi; tuttavia, quelle domande più speranzose possono risultare più difficili da considerare: “Diventeremo amici? Trascorreremo effettivamente del tempo insieme? I nostri figli scriveranno i loro nomi nel cemento fresco come simbolo d’amore eterno?”
Bene, sono passati un paio d’anni e amiamo i nostri vicini. Abbiamo trascorso molte serate di cinema, notti di giochi esilaranti e centinaia di conversazioni semplicemente stando all’esterno. Rguardando alla nostra amicizia, non solo sono grato per il tempo passato con loro, ma ho anche realizzato recentemente di aver fatto qualcosa che caratterizza la vera amicizia: abbiamo confuso un sacco di persone. Ora potresti chiederti come confondere altre persone possa essere un segno di vera amicizia. Lasciami spiegare.
Un giardino divideva le nostre proprietà, pieno di rovi spinosi che i nostri bambini dovevano aggirare con attenzione per non farsi male. Così, alla fine, abbiamo riempito quel giardino di cemento, steso delle tende da sole dalla loro casa alla nostra e riempito lo spazio intermedio di sedie, biciclette, riscaldatori da esterno e uno schermo per film. Quello che in pratica abbiamo fatto è stato cancellare la linea di proprietà.
Da quando Adamo si è ribellato a Dio nel giardino dell’Eden, una grande divisione esiste nel mondo.
Recentemente, la casa dei nostri vicini è stata messa in vendita e i nostri amici accanto si stavano trasferendo. Mentre le persone entravano ed uscivano per vedere la loro casa, noi spiammo come ninja attraverso le tende per vedere che tipo di persone avremmo potuto avere come nuovi vicini. È successo qualcosa ogni volta che qualcuno veniva a vedere la casa: ogni persona o famiglia guardava verso le tende da sole, verso le nostre sedie e sembrava confusa. Alcuni cercavano persino la vera linea di proprietà per capire cosa fosse loro e cosa fosse nostro. In una cultura individualista come la nostra, non dovremmo sorprenderci. La gente voleva sapere cosa appartenesse loro. Erano concentrati nel trovare la divisione delle proprietà.
La presenza di divisione non è una novità. Da quando Adamo si è ribellato a Dio nel giardino dell’Eden, una grande separazione esiste nel mondo. Per secoli, le persone hanno cercato di costruire torri per arrivare in cielo o di fare “cose buone” per rendere felice Dio, ma il loro peccato le ha separate da Dio, ponendole sotto il giusto giudizio del loro Creatore santo. Eppure, Dio amò così tanto coloro che erano schiavizzati dal peccato da prendere un corpo per attraversare il divario tra cielo e terra (Giovanni 3:16).
In Efesini 1:7-10, l’apostolo Paolo elenca i benefici straordinari che abbiamo ricevuto a causa di Gesù che attraversa questa “linea di proprietà.” Mentre leggi questo passo e ti stupisci dei benefici, presta particolare attenzione all’ultima frase del versetto 10. Paolo scrive:
In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono delle nostre trasgressioni, secondo le ricchezze della sua grazia che ha riversato su di noi, in tutta saggezza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il suo beneplacito, che egli si era proposto in Cristo come un piano per la pienezza dei tempi, per riunire tutte le cose in lui, quelle nei cieli e quelle sulla terra.
Quell’ultima frase, “per riunire tutte le cose in lui, quelle nei cieli e quelle sulla terra,” è una sintesi dell’opera di Dio, che crea tutte le cose, riunificando ciò che abbiamo rotto con il nostro peccato. Che amore! Non ci ha guardato con confusione muovendo la testa in segno di delusione. No, con amore è nato nella carne, ha vissuto la vita che avremmo dovuto vivere, è morto la morte che meritavamo e ha ripreso la vita per offrire vita a tutti quelli che lo seguirebbero. Dio ama questo mondo e ha creato un modo per unirci a lui in Cristo.
Gesù ha abbattuto i muri relazionali che esistono tra le persone.
Questo bellissimo, sebbene confuso, risultato di tale amore dovrebbe essere mostrato dalla chiesa. In Efesini 2:11-16, Paolo chiarisce che i muri di ostilità esistenti tra Giudei e non Giudei sono stati distrutti attraverso la vita, la morte e la resurrezione di Gesù:
Pertanto, ricordate che in un tempo voi Gentili nella carne, chiamati “l’incirconciso” da ciò che è chiamato l’incirconciso, che è fatto nella carne da mani—ricordate che in quel tempo eravate separati da Cristo, alienati dalla comunità di Israele e estranei alle alleanze della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo. Ma ora in Cristo Gesù, voi che una volta eravate lontani siete stati avvicinati dal sangue di Cristo. .
Paolo sta affermando che non solo è stata abbattuta la separazione tra cielo e terra, ma anche i muri relazionali esistenti tra le persone. E Gesù, specificamente nella sua morte, ha fatto di sé stesso la nostra pace (Efesini 2:14).
Siamo dispiaciuti per la partenza dei nostri vicini perché li amiamo davvero. Ci mancheranno le risate, le “chiacchierate al finestrino” dei bambini e la gioia quotidiana di avere qualcuno con cui parlare proprio accanto. Le nostre preghiere sono state piene di gratitudine a Dio per loro e per il tempo che abbiamo trascorso insieme. Eppure, il nostro sguardo è fisso su colui che ha dato tutto se stesso per unire tutte le cose nei cieli e sulla terra a sé per sempre, così che un giorno non dovremo mai più dire addio.
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