Gli idoli sono insidiosi. Non ti accorgi nemmeno di starne creando uno e poi—bam! Scopri uno, due, tre, e forse anche di più nella tua vita. Questo è certamente vero quando si parla di maternità.
Desiderare di essere una buona madre è un obiettivo nobile. Cerchi di fare tutto nel modo giusto, segui buoni consigli e onori Dio, ma è facile confondere la tua identità e il tuo valore personale con le prestazioni nel tuo ruolo di madre, finendo per adorare qualcosa di diverso da Dio. C’è qualcosa che una madre può fare per sviluppare e mantenere un cuore conforme alla volontà di Dio?
Fortunatamente, l’autrice Christina Fox ha dedicato tempo e impegno nel suo ultimo libro, Idoli del Cuore di una Madre, per aiutare le madri a navigare nelle ansie e nelle insicurezze della genitorialità che possono facilmente farle deviare dal giusto cammino. Porta una solida base teologica alle responsabilità materne in modo che le donne possano applicare rettamente la verità di Dio nella vita di tutti i giorni.
Ciò che distingue Idoli del Cuore di una Madre rispetto ad altri libri sulla maternità è l’accento sulla conoscenza dell’insegnamento biblico per adempiere le nostre vocazioni come madri. C’è un motivo per cui la prima parte della lettera ai Romani si concentra sulla dottrina e la seconda parte sull’applicazione della dottrina: abbiamo bisogno della prima per lavorare sulla seconda nelle nostre vite.
Allo stesso modo, sebbene potesse essere tentata di scendere subito a parlare degli idoli specifici che possiamo adorare come madri, Fox dedica il giusto tempo a discutere perché la maternità è un processo di santificazione in cui dovremmo essere focalizzate sull’adorazione di Dio. Fox spiega,
In primo luogo, come madri, affrontiamo tutti il problema della presenza del peccato che rimane nelle nostre vite. In secondo luogo, la maternità è difficile. È impegnativa e ci mette alla prova in modi unici, diversi da altre aree della nostra vita. In terzo luogo, la maternità è un’altra area della nostra vita che Dio usa per trasformarci… Dobbiamo considerare le difficoltà e le sfide che affrontiamo nella maternità come opportunità per imparare, crescere, obbedire e diventare sempre più simili a Cristo. (pp. 31-32)
Fox cita documenti storici della Chiesa come la Confessione di Fede di Westminster e numerosi teologi rispettati, tra cui Martin Luther, R. C. Sproul, Tim Keller e John Piper, mentre affronta dottrine essenziali come la santità di Dio e i nostri doveri come portatori della sua immagine. Mentre i cristiani devono “perseguire attivamente la crescita nella santità” (p. 51), Fox sottolinea che tale crescita è impossibile senza lo Spirito:
Lo Spirito Santo ha fatto di noi la sua dimora. Ci consola, ci guida, ci convince e prega per noi. Lo Spirito ci abilita e ci potenzia per adorare e glorificare Dio. Anche se siamo tentati e spesso cediamo al desiderio di adorare cose minori, siamo fortificati dall’opera dello Spirito in noi per mettere a morte la nostra adorazione idolatrica e imparare a vivere sempre di più per la gloria di Dio solo. (p. 50)
Successivamente, Fox spiega cosa sia effettivamente un idolo e fa notare un punto cruciale: qualcosa può essere un buon dono da Dio e comunque trasformarsi in un idolo:
Le cose buone possono diventare cattive quando diventano l’unica cosa che conta nella nostra vita. Quando confidiamo in cose anche buone per migliorare, rendere più sicura, felice e confortevole la nostra vita, allora sono idoli. Quando ci aspettiamo che le cose buone diano significato e scopo alla nostra vita, sono diventate idoli. Quando le cose buone nelle nostre vite ci controllano, ci dirigono e ci governano, sono idoli. Quando ci aggrappiamo strenuamente a un sogno, una speranza o un obiettivo, e sentiamo che le nostre vite perderanno significato se quelle cose non si realizzano, sono diventate idoli. (pp. 80-81)
Riconoscere gli idoli che abbiamo come madri può essere estremamente doloroso—ma è necessario. Tredici anni fa, mio figlio sedicenne morì in un incidente di sci, e il dolore e la sofferenza derivanti dalla sua morte sembravano impossibili da sopportare. Tuttavia, insieme alla lotta per sopravvivere dopo una perdita così inimmaginabile, venne un senso quasi insopportabile di fallimento. Mio figlio era sotto la mia cura e lui è morto. Riconoscere questo fatto, anche tenendo conto della sovranità di Dio, rivelò quanto la mia identità di “madre abbastanza brava” fosse diventata una parte importante di come mi valutavo come cristiana.
Quali sono alcuni degli idoli più comuni che le madri creano nei loro cuori? Fox fa un lavoro eccellente nel guidare i lettori nel riconoscerli. Non rivelerò tutte le categorie principali che espone ma menzionerò la sua sezione sugli idoli dell'”eccellenza e del successo.” Fox spiega,
Come madri, vogliamo fare bene nel nostro ruolo. Ricerchiamo, studiamo, pianifichiamo e ci prepariamo per imparare il modo migliore per crescere i nostri figli. Vogliamo che i nostri bambini siano sani, felici e produttivi nella vita. Vogliamo che ricevano la migliore istruzione. Vogliamo che pratichino gli sport giusti. Vogliamo che siano ben vestiti. Come cristiani, desideriamo che i nostri figli ci obbediscano sin da subito, amino Gesù, servano gli altri e si comportino bene—specialmente intorno ad altri cristiani. (p. 114)
Fox sottolinea giustamente come le madri possano facilmente cadere nella trappola di confrontare il loro modo di essere madri con quello di altre. Tuttavia, è importante notare che affrontare tali confronti non implica necessariamente la volontà di vincere la “guerra delle madri”. Spesso, deriva dal fatto che le madri stesse hanno avuto un’infanzia meno che ideale, e vogliono qualcosa di meglio—qualcosa di più santo, felice, soddisfacente e significativo—per i loro figli.
Le madri non sono sicure di come comportarsi nel “modo giusto” e così inizia il “gioco dei confronti”. Questo è stato il mio caso mentre cercavo di dare ai miei figli le cose che avrei voluto nella mia propria crescita. Volere ciò per i nostri figli non è necessariamente qualcosa di sbagliato. Ma quando diventa più importante di quanto non dovrebbe, occupando uno spazio nei nostri cuori che appartiene a Dio—ovvero diventa un idolo—dobbiamo fermarci, riflettere e cambiare rotta.
Se solo Idoli del Cuore di una Madre fosse stato scritto prima. Mi sarebbe stato di grande aiuto sia come nuova madre che come madre più esperta che affrontava le prove ardenti della genitorialità, perché il suo fondamento non è tanto buoni consigli (anche se ce ne sono molti nel libro!) quanto piuttosto vivere la vocazione della maternità con una base di buona dottrina biblica. È ciò di cui ogni madre ha bisogno e, purtroppo, ciò che molte non trovano.
Dopo averci aiutato a capire cosa sia l’idolatria e come riconoscere gli idoli nelle nostre vite, Fox conclude Idoli offrendo indicazioni utili per le madri su come allontanarsi dai loro idoli, volgere lo sguardo verso Cristo e proteggere i loro cuori spirituali. Include anche una bellissima preghiera alla fine di ogni capitolo per aiutare le madri a indirizzare le loro suppliche a Dio, in considerazione di ciò che possono aver trovato particolarmente convincente nel testo.
Ci sono molte cose che apprezzo di Christina Fox come scrittrice, incluso il suo profondo rispetto per la dottrina solida, la sua notevole saggezza per qualcuno della sua età e la sua capacità di comunicare verità bibliche essenziali con facilità e umiltà. Tutti questi attributi si uniscono in Idoli per una lettura accessibile che ti lascia incoraggiato, ispirato e più consapevole, dopo ogni capitolo del libro, su come la fede cristiana si applica alla vocazione della maternità.
Internet, pubblicazioni cartacee e canali social media contengono una quantità travolgente di consigli su come essere una buona madre. Alcuni sono utili, ma molti di essi sono “saggezza” extra-biblica che può finire con l’aggiungere sempre più sensi di colpa alle madri mentre cercano di soddisfare gli standard impossibili impostati su di loro ogni giorno. Idoli del Cuore di una Madre di Christina Fox è una risorsa edificante e calmante che aiuta le madri a mantenere un focus costante sulla gloria di Dio, affrontando le sfide e le gioie della crescita dei figli in un mondo sempre più chiassoso.
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