La gentilezza è importante. Tuttavia, mentre guardiamo il telegiornale serale, sembra che scarseggi. D’altra parte, siamo tutti capaci di ricordare coloro che ci hanno mostrato gentilezza nei momenti di maggiore bisogno.
La gentilezza è una virtù che merita di essere perseguita.
Le persone a noi più vicine ci offrono spesso i migliori esempi di cosa significhi davvero essere gentili: i nostri colleghi, gli amici e i familiari che conosciamo bene e che conoscono noi. E questa esperienza di gentilezza è reciproca: tanto quella che riceviamo quanto quella che offriamo.
La saggezza di Dio ci esorta a cercare la gentilezza, ossia a scrutare le opportunità per essere gentili con gli altri. Il valore supremo della gentilezza si trova nella gentilezza di Dio. Proverbi 21:21 afferma:
“Chi persegue la giustizia e la gentilezza troverà vita, giustizia e onore.” (Sottolineato)
Nell’Antico Testamento, la gentilezza è tradotta dalla parola ebraica hesed, che non ha un equivalente diretto in inglese. Il suo significato è ampio e profondo, spesso tradotto come amore costante, fedeltà, lealtà, grazia, bontà o, come in Proverbi 21:21, gentilezza.
Possa ciascuno di noi trovare occasioni per mostrare gentilezza agli altri.
La gentilezza è una cosa buona. Significa essere costanti nell’amore verso un’altra persona, proprio come Dio ci ha amato con un amore indefettibile. Significa essere fedeli verso l’altro: degni di fiducia e leali. La gentilezza è dolce e amorevole, anche quando ci sono momenti nelle nostre vite che ci tenterebbero a essere severi e rigidi.
Invece di mostrare gli angoli ruvidi dell’ira o della frustrazione, possa ciascuno di noi scoprire occasioni per essere gentili con gli altri, specialmente con coloro che ci sono vicini e hanno certamente bisogno di un tocco delicato, di un sorriso gentile, di una parola piacevole e di un amore che non viene mai meno.