Un pomeriggio piovoso, i miei figli stavano giocando a un gioco da tavolo. Erano rimasti all’ultimo giro. Uno dei miei figli ha ottenuto il numero che desiderava e ha tagliato il traguardo, vincendo la partita. Il perdente ha battuto i piedi e ha dichiarato: “Non è giusto! Vince sempre lui!”
I miei figli non sono soli nel loro modo di vedere la vita. Anche io, a volte, osservo le circostanze della mia vita, i sogni andati a monte, le lotte e le prove, e penso: “Non è giusto.” Osservo i successi degli altri, le loro conquiste, le avventure e lo stile di vita, e mi chiedo: “Perché loro e non io?” Mi domando, perché alcune persone sembrano vincere sempre mentre io perdo sempre?
Dio governa su ogni cosa.
Ho detto a mio figlio, quando ha perso, che Dio ha un motivo per ogni cosa. Gli ho rammentato che Dio governa su tutto, persino su un semplice gioco, e che ora aveva l’opportunità di imparare qualcosa dalla sconfitta. Gli ho anche fatto notare che, concentrandosi sulla sua perdita, si stava perdendo l’occasione di gioire con suo fratello e incoraggiarlo per la vittoria.
Un buon consiglio anche per il mio cuore, non credi?
I miei figli dicono spesso che la vita non è giusta. Ho spiegato loro che se la vita fosse davvero giusta, avremmo tutti ciò che meritiamo: morte eterna e separazione da Dio. In realtà, non meritamo nulla, né la vita, né il respiro, né qualsiasi altra cosa. Eppure, Dio continua a far piovere sui giusti e sugli ingiusti (Matt. 5:45). Ogni mattina ci elargisce nuova misericordia (Lam. 3:23). Egli rinforza gli affaticati e porta pace agli ansiosi (Isa. 40:29; Fil. 4:7).
Attraverso la sua grazia, Dio completerà l’opera che ha iniziato in noi.
Ma la cosa più importante è che Dio ci dona grazia. “E dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Giov. 1:16). È per grazia che i nostri cuori vengono portati dalla morte alla vita (Eph. 2, Eze. 11). È per grazia che siamo salvati, rassicurati e santificati (Eph. 2:8). E attraverso la sua grazia, Dio completerà l’opera che ha iniziato in noi.
La verità è che, se Dio mi trattasse come merito, non avrei una relazione con Lui. Se Dio mi trattasse con equità, non dedicerebbe tanto tempo a raffinare la mia vita. Se Dio mi valutasse in base a quello che guadagno, sarei disperato e perduto. Ma come ha scritto il Salmista, “Non ci tratta secondo i nostri peccati, né ci ripaga secondo le nostre iniquità” (Sal. 103:10).
Grazie alla grazia di Dio per me in Cristo, ho una relazione con il Creatore dell’universo. Il mio Creatore mi conosce e io conosco Lui. Posso accostarmi al trono della grazia e ricevere aiuto nel momento del bisogno. E nulla può separarmi dall’amore di Dio.
Non merito l’amore di Dio, ma Lui lo riversa su di me—che meraviglia!
La prosa che Dio scrive nella vita dei credenti è per il loro bene e per la Sua gloria.
Quando si tratta di ciò che Dio fa nella vita degli altri e come sceglie di benedirli, devo ricordare che ognuno ha la propria storia. La prosa che Dio sta scrivendo nella mia vita è per il mio bene e per la Sua gloria (Rom. 8:28). Egli sta usando le circostanze, le sfide e i fallimenti della mia vita per trasformarmi sempre di più a immagine di Cristo. La mia storia è diversa da quella degli altri e non posso metterla a confronto.
I singoli capitoli della mia vita possono sembrare dolorosi e ingiusti, ma messi insieme formano un bellissimo arazzo della grazia di Dio in azione nella mia vita. In effetti, la mia storia fa parte della grande storia della redenzione, insieme alle storie dei miei fratelli e sorelle in Cristo. Invece di guardare le loro storie con invidia, dovrei rallegrarmi per ciò che Dio ha fatto per unire le nostre storie insieme.
È vero, la vita è ingiusta. Ma non la vorrei in nessun altro modo. E tu?
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