Non è strano per molti vedersi come individui estranei nelle vite degli altri, arrivando persino a provare un senso di solitudine. È difficile ricordare un momento recente in cui le persone abbiano affrontato una solitudine così profonda come durante la pandemia.
Tuttavia, come cristiani, siamo uniti l’uno all’altro dalla fede in Cristo Gesù. L’apostolo Paolo parla di questa unità in 1 Corinzi 12:25-27:
Affinché non ci sia divisione nel corpo, ma affinché i membri si prendano cura gli uni degli altri. Se un membro soffre, tutti soffrono insieme; se un membro è onorato, tutti gioiscono insieme. Ora voi siete il corpo di Cristo e ognuno di voi è membro di esso.
Cosa significa in pratica essere membri del corpo di Cristo per i cristiani?
In Cristo siamo tutti fratelli e sorelle.
Per analogia, siamo tutte parti del suo corpo unite da Lui per amarci e prenderci cura l’uno dell’altro. Essendo stati adottati, siamo membri della famiglia di Dio, il che significa che in Cristo siamo tutti fratelli e sorelle. Dobbiamo essere uniti in Cristo senza divisioni o conflitti, amando con un cuore puro, una buona coscienza e una fede sincera.
Il riformatore protestante del sedicesimo secolo Giovanni Calvino scrive del “nodo santo e inseparabile” che unisce i cristiani:
“E vediamo di essere così edificati, che ciascuno di noi cerchi il bene del prossimo, e senza invidiarci a vicenda, laboriamo tutti per crescere in Dio e nel nostro Signore Gesù Cristo, essendo uniti da questo nodo santo e inseparabile, che Egli ha stabilito tra noi, quando ci ha chiamati a essere membri del suo corpo…” (Giovanni Calvino, Prediche su Tito, p. 89)
Siamo chiamati a soffrire e gioire insieme.
Il secondo comandamento maggiore è amarci l’uno l’altro così come Dio ci ama (Matt. 22:35-40). Dobbiamo stare insieme, prenderci cura l’uno dell’altro, incoraggiandoci e edificandoci nella fede. Anche se questo edificarsi tra i santi può avvenire in modi diversi rispetto a quanto vorremmo a volte, a causa di vari fattori, dobbiamo fidarci che Dio è al controllo e provvederà sempre per i suoi figli. Possano i credenti continuare a prendersi cura attivamente gli uni degli altri nella chiesa locale in modi creativi e utili, sia grandi che piccoli, poiché siamo chiamati a soffrire e gioire insieme.
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