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8 Modi Pratici per Fuggire dalla Tentazione

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“‘Vegliate e pregate, affinché non entriate in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole’” (Matt. 26:41). Ci sono momenti in cui resistere ai nostri desideri peccaminosi è particolarmente difficile. Ecco otto azioni pratiche che puoi compiere per fuggire dalla tentazione in quel momento (tutte le citazioni sono tratte dalla Traduzione dei Settanta).

1. Inizia a pregare con fervore.

Nella mia angoscia ho chiamato il Signore; al mio Dio ho chiesto aiuto. Dalla sua dimora ha ascoltato la mia voce e il mio grido è giunto alle sue orecchie. (Sal. 18:6)

Quando i giusti gridano aiuto, il Signore ascolta e li libera da tutte le loro angustie. (Sal. 34:17)

Il Signore è vicino a tutti coloro che lo invocano, a tutti coloro che lo invocano sinceramente. (Sal. 145:18)

Vegliate e pregate, affinché non entriate in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole.” (Matt. 26:41)

Allo stesso modo, lo Spirito ci aiuta nelle nostre debolezze. Non sappiamo infatti cosa pregare come si deve, ma lo Spirito stesso intercede per noi con gemiti inenarrabili. (Rom. 8:26)

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa, con preghiera e supplica, insieme a ringraziamenti, fate conoscere le vostre richieste a Dio. (Fil. 4:6)

2. Prendi la tua Bibbia e leggi alcuni capitoli.

Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, né si ferma nella via dei peccatori, né si siede sul seggiolino degli schernitori; ma la sua gioia è nella legge del Signore, e sulla sua legge medita giorno e notte. Egli è come un albero piantato lungo corsi d’acqua, che porta il suo frutto nella sua stagione, e le sue foglie non appassiscono. In tutto ciò che fa, prospera. (Sal. 1:1-3)

Ho nascosto la tua parola nel mio cuore, affinchè non pecchi contro di te. (Sal. 119:11)

La tua parola è una lampada ai miei piedi e una luce sul mio cammino. (Sal. 119:105)

Tutta la Scrittura è ispirata da Dio ed è utile per insegnare, per riprendere, per correggere e per educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, equipaggiato per ogni opera buona. (2 Tim. 3:16-17)

Infatti, la parola di Dio è viva e attiva, più affilata di ogni spada a doppio taglio, penetrando fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e del midollo, e giudicando i pensieri e le intenzioni del cuore. (Ebr. 4:12)

3. Allontanati dalla presenza di chiunque o qualunque cosa ti tenti e cerca un luogo sicuro.

Ma un giorno, quando [Giuseppe] entrò in casa per svolgere il suo lavoro e non c’era alcun uomo nella casa, ella lo afferrò per il vestito, dicendo: “Giaci con me.” Egli lasciò il suo mantello nelle sue mani e fuggì, uscendo di casa. (Gen. 39:11-12)

“Infatti, chi compie opere malvagie odia la luce e non viene alla luce, per timore che le sue opere siano svelate.” (Giov. 3:20)

Fuggi dall’immoralità sessuale. Ogni altro peccato che l’uomo commette è al di fuori del corpo, ma chi è immoralmente sessuale pecca contro il suo stesso corpo. (1 Cor. 6:18)

Nessuna tentazione vi ha sopraffatti che non sia comune all’umanità. Dio è fedele, e non permetterà che siate tentati al di là delle vostre forze, ma con la tentazione fornirà anche la via di scampo, affinché possiate resistere. (1 Cor. 10:13)

Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto smascheratele. (Ef. 5:11)

4. Contatta un familiare o un amico cristiano che ti sosterrà nell’ubbidire a Dio.

E sebbene qualcuno possa prevalere contro uno che è solo, due possono resistergli; un cordone a tre fili non si rompe facilmente. (Eccl. 4:12)

Chi cammina con i saggi diventa saggio, ma il compagno degli stolti ne avrà danno. (Prov. 13:20)

Fedeli sono le ferite di un amico; le carezze di un nemico sono abbondanti. (Prov. 17:6)

Un amico ama sempre, e un fratello è nato per l’avversità. (Prov. 17:17)

Portate i pesi gli uni degli altri e così adempirete la legge di Cristo. (Gal. 6:2)

Pertanto, incoraggiandovi a vicenda, edificatevi l’un l’altro, come già fate. (1 Tess. 5:11)

5. Considera tutte le potenziali conseguenze dannose se non resisti alla tentazione.

Di’ alla sapienza: “Tu sei mia sorella”,
e chiama l’intelligenza tua intima amica,
per tenerti lontano dalla donna proibita,
dall’adultera con le sue parole lusinghiere….
Non lasciare che il tuo cuore si svi nei suoi sentieri;
non andare nei suoi percorsi,
perché molti sono stati colpiti da lei,
e tutti i suoi uccisi sono una potente moltitudine.
La sua casa è la via verso gli inferi,
che scende alle camere della morte. (Prov. 7:4-5; 25-27)

C’è un cammino che sembra giusto all’uomo, ma la sua fine è la via della morte. (Prov. 14:12)

“Guai al mondo per le tentazioni! È necessario che le tentazioni vengano, ma guai a colui per mezzo del quale la tentazione viene!” (Matt. 18:7)

Non lasciatevi ingannare: Dio non può essere preso in giro; poiché ciò che l’uomo semina, quello anche raccoglierà. Poiché chi semina per la propria carne dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito dallo Spirito raccoglierà vita eterna. (Gal. 6:7-8)

…il Signore sa come liberare i giusti dalle prove e mantenere gli ingiusti sotto punizione fino al giorno del giudizio, in particolare quelli che si abbandonano alla lussuriosa passione e disprezzano l’autorità. (2 Piet. 2:9-10)

6. Medita su tutte le benedizioni che Dio ti ha dato.

Lodate il Signore! Beato l’uomo che teme il Signore, che si compiace molto nei suoi comandamenti! (Sal. 112:1)

Non temere, perché io sono con te; non ti scoraggiare, perché io sono il tuo Dio; ti fortificherò, ti aiuterò, ti sosterrò con la mia giusta destra. (Isa. 41:10)

Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti in Cristo con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti. (Ef. 1:3)

E il mio Dio colmerà ogni vostra necessità secondo le sue ricchezze in gloria in Cristo Gesù. (Fil. 4:19)

Beato è l’uomo che rimane saldo sotto prova, perché quando sarà stato approvato riceverà la corona della vita, che Dio ha promesso a quelli che lo amano. (Giac. 1:2)

7. Ricorda che Dio ti ha chiamato come suo figlio a camminare nella santità.

“Non tutti coloro che mi dicono: ‘Signore, Signore!’ entreranno nel regno dei cieli, ma solo colui che fa la volontà del mio Padre che è nei cieli.” (Matt. 7:21)

“Perché mi chiami ‘Signore, Signore’ e non fai ciò che ti dico?” (Luca 6:46)

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.” (Giov. 14:15)

Non sapete che se vi presentate a qualcuno come schiavi obbedienti, siete schiavi di colui che obbedite, o del peccato, che porta alla morte, o dell’ubbidienza, che porta alla giustizia? (Rom. 6:16)

Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri della vostra ignoranza passata, ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché è scritto: “Siate santi, perché io sono santo.” (1 Piet. 1:14-16)

E da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto, se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “Lo conosco” e non osserva i suoi comandamenti è un bugiardo, e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui veramente l’amore di Dio è reso perfetto. Da questo sappiamo che siamo in lui: chi dice di dimorare in lui deve anche camminare come egli camminò. (1 Giov. 2:3-6)

Poiché questo è l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti. E i suoi comandamenti non sono gravosi. (1 Giov. 5:3)

8. Con cuore grato, rifletti su tutto ciò che Gesù ha fatto per te.

“Infatti, il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita come riscatto per molti.” (Matt. 20:28)

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unico Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giov. 3:16)

Infatti, mentre eravamo ancora deboli, al tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Per un giusto, difficilmente qualcuno morirebbe; ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi. (Rom. 5:6-8)

Per noi fece diventare peccato colui che non conosceva peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui. (2 Cor. 5:21)

E camminate nell’amore, come Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, come offerta profumata e sacrificio a Dio. (Ef. 5:2)

Egli, che era nella forma di Dio, non considerò l’esser uguale a Dio un tesoro da cui rapire; ma si svuotò, prendendo la forma di servo, diventando simile agli uomini. E trovato in forma umana, si umiliò, facendosi obbediente fino alla morte, anche alla morte di croce. (Fil. 2:6-8)

E voi, che eravate morti nelle vostre colpe e nella circoncisione della vostra carne, Dio vi ha reso vivi insieme a lui, perdonandoci tutte le colpe, cancellando il contratto di debito che era contro di noi con le sue prescrizioni; ciò ha rimosso, inchiodandolo alla croce. (Col. 2:13-14)

Egli stesso ha portato i nostri peccati nel suo corpo sull’albero, affinché noi mortificassimo il peccato e vivessimo per la giustizia. Con le sue ferite siamo stati guariti. (1 Piet. 2:24)

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