Nota dell’editore: R. Scott Clark è professore di Storia della Chiesa e Teologia Storica al Westminster Seminary California.
Negli ultimi mesi, ho riflettuto su una frase che ho incontrato per la prima volta nel 1995, quando insegnavo un corso introduttivo di teologia a Wheaton. Utilizzavamo l’antologia di Alister McGrath come testo principale e lui citava Dietrich Bonhoeffer (1906–1945) dicendo che, nella Modernità, dobbiamo imparare a vivere “etsi Deus non daretur” (come se Dio non fosse un dato di fatto).
Bonhoeffer cercava di capire come essere una persona moderna e affermare il cristianesimo in qualche modo.
Contrariamente a qualche recente interpretazione evangelica di Bonhoeffer, che lo tratta come se fosse stato istruito al Moody Bible College piuttosto che nelle università di Tubinga e Berlino, Bonhoeffer non mantenne la fede cristiana storica. Era un modernista, ossia, accettava come dato di fatto la critica illuminista alla fede cristiana storica e alla comprensione del mondo. Cosa significa questo? Significa, come ha detto uno dei miei professori universitari nel 1979: “Nel XVIII secolo Dio è andato all’angolo a bere una birra e non è mai tornato.”
Bonhoeffer, come Karl Barth e altri, cercava di capire come essere una persona moderna (illuminata) e affermare il cristianesimo in qualche modo. Da ciò che ho compreso, Bonhoeffer era un teologo dialettico. Proponendo una sorta di teologia della “morte di Dio”, affermava anche una specie di fede in Dio contemporaneamente. Questo è ciò che fanno i teologi dialettici.
Vivono i cristiani “etsi Deus non daretur” (come se Dio non fosse un dato di fatto)?
La frase etsi Deus non daretur ci proviene da Hugo Grotius (1583–1645). Era un grande polimato olandese. Ha dato un contributo negli studi biblici, nella teoria legale, nella teologia e nella politica. È stato una delle figure principali nella vita culturale e politica olandese nel XVII secolo. Il suo trattato, Sul diritto di guerra e pace, è ancora un testo basilare nelle relazioni internazionali. Era anche un rimostranzo e sospettato di essere un sociano, ossia, un razionalista che rifiutava le fondamentali dottrine cristiane della Trinità, della Deità di Cristo e dell’espiazione sostitutiva. Questo accadde anche perché diversi rimostranzi divennero sociani, rendendo sfocata la linea tra i due movimenti. Tuttavia, è vero anche che Grotius scrisse un trattato sulla soddisfazione di Cristo a cui rispose il sociano Crell. Da quanto ho compreso, Grotius usò la frase etsi Deus non daretur per affermare che la legge naturale sarebbe stata in vigore anche se Dio non fosse stato assunto. Bonhoeffer riprese la frase, mediata da studiosi tedeschi come Wilhelm Dilthey (1833–1911), e la utilizzò in un contesto piuttosto diverso (la Seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto) e per uno scopo piuttosto differente.
Quello che mi ha turbato riguardo a questa frase è come sembri descrivere gran parte della vita moderna e della post-modernità. Quante volte noi cristiani ci comportiamo come se fossimo agnostici pratici, come se Dio non fosse un dato di fatto? Un impulso principale della modernità, ossia, i movimenti illuministi che travolsero l’Europa nei secoli XVIII e XIX, fu il rifiuto della storica comprensione cristiana del mondo, l’affermazione dell’autonomia dell’intelletto umano e della volontà, e la relegazione di Dio a un’ipotesi non necessaria. Gli evangelici si sono adattati alla modernità (e alla post-modernità) adottando un approccio di Dio nei vuoti: tutto ciò che non può essere spiegato naturalmente viene usualmente spiegato con l’ipotesi di Dio: la supposta esistenza di Dio.
Il nostro rifiuto di Dio nell’Occidente moderno non influisce affatto su Dio.
I cristiani dovrebbero rifiutare la modernità (e la post-modernità, che non è altro che il radicale voltafaccia soggettivista della modernità) e il Dio nei vuoti. Abbiamo una dottrina della provvidenza nel Catechismo di Heidelberg, domanda e risposta 27:
Q. 27. Cosa intendi per provvidenza di Dio?
A. La potente, onnipresente azione di Dio, grazie alla quale, come per mano Sua, sostiene cielo e terra con tutte le creature, e così le governa che le erbe e l’erba, la pioggia e la siccità, gli anni fruttuosi e sterili, carne e bevande, salute e malattia, ricchezze e povertà, in effetti, tutte le cose non vengono per caso, ma per mano paterna.
Secondo il cristianesimo ecumenico, cattolico e riformato, non ci sono vuoti. Dio non può “andare” in un angolo a bere una birra perché è onnipresente. Il nostro rifiuto di Dio nell’Occidente moderno non influisce affatto su Dio. Siamo noi a essere cambiati. Abbiamo venduto il nostro patrimonio per un piatto di lenticchie (autonomia). Dio sta orchestrando sovranamente tutto ciò che avviene.
C’è stata una sensazione dopo l’11 settembre, seppur momentanea, che realmente dipendiamo da Dio.
È stato sorprendente notare come dopo l’11 settembre le chiese fossero piene e la gente chiedesse riunioni di preghiera, e ci fosse una sensazione, anche se momentanea, che non controlliamo tutto e che dipendiamo veramente da Dio. Ora, però, di fronte a un virus, evidentemente molto più piccolo di un aereo, c’è un coro assordante di persone che parlano in termini messianici riguardo a un vaccino sperimentale di cui la maggior parte di noi sa quasi nulla. Potrebbe essere (o potrebbe non essere) che, attraverso una fatale combinazione di arroganza, negligenza e vergogna, un regime totalitario incompetente, utilizzando un laboratorio costruito dalla Francia, con fondi forniti dagli Stati Uniti, stia conducendo (ovviamente) ricerche rischiose su un virus già pericoloso, rilasciando accidentalmente nel mondo un virus che, essendo stato alterato in laboratorio, continuerà a mutare per un certo periodo.
In breve, questa potrebbe essere la nostra vita ora. Siamo afflitti da un virus con il potenziale di uccidere i deboli, gli anziani, gli invalidi e chiunque abbia una “co-morbidità” (non è questa la parola del 2020-21? Non siamo tutti nati con co-morbidità? Non ha detto Dio: “il giorno che ne mangiate certamente morirete”?) per il futuro prevedibile. Questa volta, a differenza dell’11 settembre, però, non c’è stata nemmeno una momentanea svolta verso Dio. Si ha la sensazione che ci sia una triste volontà di andare avanti come se Dio non ci fosse.
Quante volte conduciamo tutte le nostre vite come se non fossimo attivamente sorretti e sostenuti da Dio?
Mea culpa. Quante volte ho dimostrato il mio agnosticismo pratico non piegandomi nemmeno per ringraziare prima di un pasto? Quante volte ho presunto sulla grazia di Dio in Cristo e sulla Sua provvidenza misericordiosa e generosa in modi grandi e piccoli? Quante volte conduciamo tutti le nostre vite come se vivessimo in una sorta di universo chiuso non attivamente sostenuto e mantenuto dal Dio che è, che ha parlato ogni cosa nell’esistenza?
Sono tormentato dalla consapevolezza che l’Occidente ha convissuto con la peste per 400 anni. Essa ha ucciso circa un terzo della popolazione mondiale nel 1340. Contrariamente alle presentazioni popolari tipiche, non scomparve nel XIV secolo. Persistette. Ci furono focolai periodici fino alla metà del XVII secolo e oltre. Divenne una realtà della vita fino a quando non affrontammo le cause alla radice (le evidenze avvallano ancora l’ipotesi del ratto) e cominciammo a pulirci letteralmente. Forse Covid-19 persisterà? Forse no.
Dio non è una teoria. Egli è il Fattore.
Certo i pagani parleranno e penseranno al mondo come se Dio non ci fosse, ma noi, che siamo stati comprati a caro prezzo, non osiamo farlo.
Qualunque cosa accada, Dio non è una teoria. Egli è il Fattore. Egli è Colui che necessariamente è. La vita non è casuale. Dio l’ha voluta e Lui la porterà a compimento. Lettore, tu non sei casuale. L’universo non è chiuso. Non è una macchina che possiamo manipolare come se Dio non esistesse. Cristo è risorto il terzo giorno. È asceso corporalmente dopo quel giorno. Questi sono fatti storici. Egli tornerà a giudicare i vivi e i morti. Questa è una certezza. Un giorno scopriremo esperienzialmente quanto fosse sbagliato etsi Deus non daretur. Tema Dio e ricevi il suo favore gratuito in Cristo. Chiedi a Lui saggezza, umiltà e onestà per i nostri governatori e scienziati. Chiedi a Lui misericordia per l’Occidente cieco e agnostico.